Resistograph

L’indagine deve il nome allo strumento più diffuso con cui viene eseguita: il Resistograph^®.

Il principio di funzionamento, molto simile a quello di altri tipi di penetrometro a roto perforazione, si basa sulla misura della resistenza alla penetrazione in un manufatto ligneo di una punta molto sottile, normalmente di diametro pari a circa 3,0 mm., movimentata da uno speciale trapano con meccanica combinata. Tutta la resistenza opposta dal materiale può essere considerata concentrata sulla testa della punta che è caratterizzata da una larghezza molto superiore (circa il doppio) rispetto al resto dell’asta. La meccanica di lavoro del Resistograph^® è detta combinata perché somma due movimenti contemporanei: uno di rotazione ed uno di avanzamento a velocità costante; è grazie a questo tipo di perforazione, eseguita concentrando lo sforzo in punta ed avanzando progressivamente con moto costante che è possibile costruire, attraverso la misura del consumo elettrico necessario all’avanzamento nel

mezzo, una correlazione sperimentale di tipo lineare tra l’energia spesa (resistenza necessaria) e la densità del legno. La velocità di penetrazione può ovviamente essere variata dall’operatore in funzione della specie legnosa indagata o, comunque, della densità presunta nella sezione di prova. Il valore della resistenza alla penetrazione durante la prova viene misurato per step regolari di profondità (solitamente ogni 1/10 di mm.) e registrato nella memoria digitale dello strumento che, spesso, è anche fornito di display grafico sul quale è possibile osservare in tempo reale il tracciato d’avanzamento.

 I dati raccolti possono poi essere scaricati ed elaborati attraverso software specifici in grado di produrre i cosiddetti “dendrogrammi” ovvero profili in continuo in cui sull’asse orizzontale viene riportata la distanza di penetrazione (in mm) a partire dalla superficie d’entrata e sull’asse verticale la resistenza alla penetrazione espressa o in percentuale o adimensionalmente.