Prove di pull-off

Consente di identificare la resistenza a trazione di un materiale o di un sistema edilizio o forza di adesione tra materiali diversi (intonaci, resine, malte, vernici) ed un supporto attraverso l’individuazione del carico di rottura per trazione di supporti metallici cilindrici, detti dolly, incollati alla superficie con particolari resine bicomponenti; il macchinario utilizzato è un estrattore idraulico munito di dinamometro con possibilità di memorizzazione della forza corrispondente al momento del cedimento dell’insieme. Prima di eseguire il test è indispensabile isolare l’area di prova incidendone i primi centimetri in profondità con un apposito carotiere del diametro di 50 mm. Procedendo poi per gradi all’incremento del carico di trazione sino all’estrazione del dolly. IL carico di rottura è normalmente fornito dallo strumento in KN e, quindi, per calcolare lo sforzo di trazione corrispondente è necessario dividerlo per l’area del dolly, espressa in mm2. Il tipo di frattura deve essere accuratamente valutato perché da questo dipende la bontà della prova; in particolare si possono avere tre tipi differenti di distacco: – distacco tra dolly e superficie di prova: la prova non è valida e va ripetuta; – distacco nello spessore del rivestimento: la prova è valida per crisi del rivestimento ovvero la resistenza ad adesione è maggiore di quella del rivestimento stesso; – distacco tra il rivestimento ed il supporto: la prova è valida e fornisce il reale valore della resistenza a trazione per adesione. Perché l’indagine costituisca insieme statisticamente valido e sia quindi correttamente eseguita per ciascuna posizione va estratto un campione di 5 dolly, eseguendo poi la media dei valori ultimi rilevati.