DESCRIZIONE
Le verifiche fessurimetriche sono state eseguite a campione al piano interrato su alcune fessure scelte ed indicate dal CTU come significative, al fine di controllare, come previsto, lo spessore, la tipologia e la profondità delle stesse.
Per ottemperare alla richiesta sono state utilizzate tre metodologie:
1) Analisi visiva computerizzata della dimensione delle aperture con microscopio elettronico digitale e software dedicato alla misurazione micrometrica su fotografia.
La strumentazione utilizzata per la caratterizzazione della geometria della fessura sul piano verticale è un microscopio digitale ad altissima risoluzione, auto illuminato, con ingrandimento massimo pari a 800X in grado di inquadrare, mettere a fuoco e salvare un’immagine dettagliata dell’intorno dell’apertura e trasferirla al software dedicato. L’immagine registrata viene poi post – processata all’interno, appunto, del software specifico in cui è possibile, attraverso una preliminare taratura con reticolo di base e tools appositamente studiati, misurare con una precisione di 1 mm/1000 la distanza tra i due lembi della fessura.
2) Indagine ultrasonica dedicata per l’identificazione della profondità delle fessure con metodo analitico basato sulla misura del tempo di volo e della velocità delle onde nel mezzo indagato.
Si esegue con l’ausilio di uno strumento munito di due sonde a 55 kHz, una emettitrice di onde ultrasoniche ed una ricevitrice, in grado di misurare il “tempo di volo” dell’impulso d’onda ovvero il tempo che l’onda impiega per attraversare il materiale indagato transitando dalla sonda 1 alla sonda 2.
In questo modo è possibile recuperare una serie di informazioni sul manufatto come il suo modulo elastico, la presenza di eventuali difettosità, le sue caratteristiche meccaniche e, anche, la profondità di eventuali fessurazioni. Nel caso di interesse si procede per misurazione cosiddetta “indiretta”, ovvero con il posizionamento delle sonde sullo stesso piano (quello della fessura), registrando il tempo di volo prima in posizione integra (T2) poi a cavallo della fessura (T1); attraverso quindi una semplice formula trigonometrica, è possibile calcolare la profondità “h” della fessura.
3) Carotaggio di provini cilindrici per la valutazione delle caratteristiche trasversali del manufatto, eseguito avendo cura di “contenere” la fessura in modo da poterne valutare la profondità con criterio visivo oggettivo.
Attraverso il posizionamento di idonea carotatrice ad acqua per strutture in calcestruzzo si procede all’esecuzione di carotaggio cilindrico a bassa velocità e basso numero di giri al minuto in modo da riuscire a prelevare un campione indisturbato che contenga il tracciato longitudinale della fessura individuata in superficie in modo da poterne individuare visivamente le caratteristiche trasversali (lungo la direzione di spessore della muratura).
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TRE PROMESSE
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PER SAPERNE DI PIÙ
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Prove su costruzioni in sito.
Laboratorio autorizzato n°007.
Tra i primi 10 in Italia.